#2023 per il Futuro [da📸Febbraio2023]

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Roma/Italia – [da📸Febbraio2023]


📸 – Se il livello culturale di questo Paese dovesse essere misurato dal suo Festival canoro, che ne racchiude la “scaletta”, il “programma” dei suoi umori e ciò che si vuole trasmettere all’intera Nazione più “popolare”, forse i pochi minuti trascorsi dal Presidente Mattarella alla sua prima serata, rappresentano al meglio la sintesi di quella civiltà di cui si è persa anche la sua più lontana Costituzione e “statura” evolutiva…
Si sono allungati così tanto i tempi di tutto che uscire anche da quest’altro continuo periodo propagandistico e pubblicitario (dopo già una pandemia, una guerra in corso e un mondiale di calcio in pieno inverno), richiede anche più capacità di quella stessa “Costituzione” di cui elogiamo l’elevata “sintesi”, quando i “programmi ideologici” imperavano i pensieri confusi di tutti, i confusi diritti, la confusa civiltà e i confusi cambiamenti che si volevano dare a quel tempo…
Cinque giorni, collettivamente imposti dalla stessa “cultura”(?), che qualcuno vorrebbe anche aumentare, quando la Terra “suona” e si sposta di tre metri nella sintesi della sua Natura, dovrebbe aiutare tutti a capire (non solo ai “partigiani del pensiero”), che i tempi allungati, a partire dalla “brodosa” politica e da tutto un mondo giornalistico e microfonista al seguito, forse sono solo un passato “imperante”, più lento e superato dagli eventi più dinamici nelle macerie “culturali” di tutti…
Oltre l’evidente drammaticità di quello che è successo in Turchia e nella più vicina Siria (ad oggi più di 45 mila morti, 240 mila edifici distrutti, più di 100 mila feriti, migliaia di orfani e sfollati), ci dovrebbe allarmare il “palcoscenico occidentale” sempre più prigioniero dello stesso, identico, “libero”(?), confuso pensiero di tutti…
Anteporre ancora determinati “pensieri”, argomenti senza (un) fine, quando anche le canzoni dense di significato ne hanno, quando il Pianeta continua a chiamare la sua civiltà a rivedere anche i lavori del futuro, pone gli adulti davanti agli insegnamenti che lasciano a generazioni “libere”(?) sì, ma di “arricchirsi”(?) anche di una fluidità sterile, anche sulle spalle di chi(?) muore sul lavoro…
Ci sono stati anni che in Italia, oltre “King Surfer Magazine”, venivano pubblicate anche fino a cinque riviste cartacee, rappresentative dei vari territori e della varie cerchie di appartenenza, ma che hanno anche finito di scontrarsi e appiattirsi nell’enorme spreco di risorse ed energie, relegando poi “il fine”(?) al suo unico processo economico immediato, non certo in un mercato massificato e dei più ricchi così da consolidarne le basi per lo sviluppo, nell’interesse di tutti…
A vederne oggi (in questi tempi transitori…) un parallelo con i quotidiani, i giornali su scala nazionale e locale, i canali televisivi che non generano una migliore cultura generazionale, una rigenerazione “politica” moderna verso un futuro migliore per tutti, amplifica solo la stessa visione di una Nazione che si muove solo tra gli stili economici delle sue stesse macerie a cui sovrapporre solo il suo passato “imperante”…
Anni che ci stanno spingendo, più o meno consapevolmente e velocemente, a dei cambiamenti (diretti e indiretti) “epocali” per tutti (anche se poi sarà inspiegabile vedere macchine elettriche e inquinanti girare nella stessa “democrazia”), tra pandemie, guerre, siccità(?), ma che ancora non muovono le dovute sintesi per quel “fine” di modernità che la civiltà pretende davanti a “orizzonti” (spesso confusi dal presente) cambiati, non solo ambientalmente, ma culturali e sociali…
Cinque giorni dove tutti(?) sono stati rappresentati (tranne quelli del “reddito di cittadinanza” che forse facevano comodo come numero a fare audience su quello stesso divano di chi non si alza presto al mattino per lavorare…), a partire dalle donne, dalle ragazze “social” per mostrare una Nazione ancora vecchia e “confezionata” davanti all’evidenza dei suoi anteposti “lustrini”, sempre più diversa dalla realtà degli stili perduti…
Abbiamo così tante nuove regole imposte dal Pianeta, dal mondo e dall’Europa che i “diritti umani” (conseguenti anche a regole e culture che prevaricano anche sulla stessa evoluzione e vita), importanti sì, ma che sono anche diventati le continue ciance moderne di cui riempirsi la bocca di libertà e battaglie per vendere più facilmente il proprio, prevaricante palcoscenico…
Perchè forse, con un “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti”, (forse) si salverebbero più vite, i conti pubblici e, forse, anche più mentalità…
E davanti a una carenza idrica, in un altro, “ripetuto”, periodo invernale anomalo che allarma il più ravvicinato futuro estivo, anche(?) quest’anno, non potremo certo dire ai milioni di turisti di portarsi l’acqua, di portarsi le borracce che si è scoperto (già si sapeva?) che devono essere lavate frequentemente per il loro riutilizzo più igienico e sicuro, anche con un consumo idrico maggiore di altri contenitori inquinanti a cui eravamo già stati “educati” nel libero sviluppo delle democrazie “imperanti”, pensiero ed economie di tutti…
Se il Papa, nel suo ultimo recente viaggio in Congo, ha detto di non credere alle antiche stregonerie di quei luoghi, il continuo proliferare e sconfinare dei cinghiali in aree urbane in Italia, se non è riconducibile all’efficienza dell’uomo nella sana gestione dei suoi territori, qualcuno potrebbe pensare ancora alla maga Circe, alle trasformazioni inflitte agli “sventurati”, nell’Odissea di “Nessuno”, nel vigile occhio dello Stato, gigante Polifemo burocratico delle continue tasse mal gestite e ridistribuite ai tanti, diversi palcoscenici dei bonus e stregoni moderni, e delle sue “libere” politiche occidentali antiche, già superate dalla realtà delle continue regole contraddittorie allo sterile presente democratico, sovrastrutturato dai suoi diversi organi istituzionali e al futuro progresso della sua stessa civiltà, impoverita anche del suo “fine”…
Se poi ci aggiungi che alle recenti votazioni regionali, l’affluenza è scesa ben al di sotto, anche del palcoscenico canoro di Sanremo, forse un giorno ne copieranno la durata per garantire questa democrazia superata, a spese dei soliti contribuenti, su sempre più impoveriti palcoscenici…
Perchè, davanti alle stesse, spartite macerie culturali, conseguenti anche al loro non rinnovarsi, non evolvere, dopo un’altra secolare pandemia, un’altra guerra in corso, la solita altalena della crisi energetica, dei bonus che ricordano le monete “roventi” che lanciava il “Marchese del Grillo” dal suo balcone, i soliti sprechi, per una sempre più allarmante incognita siccità, i più piccoli e più nutrienti(?) insetti (in previsione di future carestie???) e quello che l’evidenza della realtà spingerà oltre la libertà(?) della centenaria Costituzione e del libero, migliore pensiero di tutti, rimarrà ben poco di questa “eredità”…
Il “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti” non è un pensiero migliore, ma uno di quelli costruttivi all’efficientamento di un presente proiettato verso un futuro migliore e di sintesi per tutti…
Il primo Evento del Top Tour ha visto un Pipeline sotto le misure del 2022 e dell’ancora più impegnativa, sua pericolosità, anche se visibile anche nelle sue onde più piccole…
Un luogo dove contano più i fatti che le parole. Un luogo dove tutti sanno che la Natura regala, solo in determinati periodi e fasce orarie, quello che tutti vorrebbero (anche) vedere rispecchiarsi in un maggior silenzio di quest’ultima, chiassosa civiltà…
Il secondo Evento ha regalato solo onde che si formano su pareti destre, quelle che non sempre Pipeline apre e regala durante una singola Heat…
Dopo questi due primi Eventi sulla famosa e leggendaria North Shore di Oahu (Hawaii), la classifica vede l’australiano Jack Robinson, in scia alla costanza avuta nel 2022, prendersi finalmente la prima posizione…
Filipe Toledo, Campione del Mondo 2022, subito dietro, come a rinnovarne il ricordo, la sfida, l’alternarsi di Eventi e vittorie dello scorso anno, ma che le onde sempre diverse e avversari sempre più affamati di “mancate” vittorie, anche negli scontri diretti, non lasceranno certo “vita” facile a chi vorrà indossare la maglia gialla per arrivare poi primo alla Finale dei Top 5 di Settembre…
Se i primi due già evidenziano le loro intenzioni, Gabriel Medina (3🏆), John John Florence (2🏆) e Italo Ferreira (?) saranno chiamati, già dal prossimo Evento in Portogallo, ad aprire nuove pagine se vorranno fare “storia” anche di questo 2023. Ma queste sono le giuste pressioni e motivazioni per chi ha già vinto più titoli mondiali o solo uno, come i più “fortunati”(?), anche se “medagliati” del metallo più prezioso…
Direzione Portogallo per il terzo Evento a partire dall’8 Marzo, dal Pacifico all’Atlantico, con sempre gli Oceani nel cuore…


21 Marzo 2023 – Surf Generation KSM