ANNO 2023: UN NUOVO INIZIO

Uno dei più grandi passaggi evolutivi recenti, che la storia del Surf ha vissuto nelle sue ultime decadi è senza dubbio l’evoluzione delle sue pinne. Già “sport” essenziale, per i suoi strumenti rapportati alla sfida con le condizioni di una Natura spesso mutabile nel giro di poco tempo, la praticità delle nuove pinne ha solo amplificato il suo legame alla “vita” nel mondo e ai suoi cicli del tempo.
Tavole, laccio, paraffina, muta o calzoncino, hanno visto, nell’intercambiabilità delle pinne, l’ultimo tassello per poter disporre di tavole diverse, in poco spazio, così da aprire a nuovi scenari personali, ancora più pratici…
Costituzionalmente potrebbero avere dei “seri”(?) riferimenti di essere “fondate sul lavoro”, ma altro non sono che quell’intercambiabilità della nostra vita, efficientata anche ai cambiamenti di una singola giornata, dove avere una tavola in più può fare la differenza…

Se tutti abbiamo un inizio e una fine, per molti in quel mezzo c’è la Natura, il Mare, le sue onde con le sue incredibili energie…
1h, 2h, una giornata intera o anche più. Un viaggio…
Quel “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti” altro non è che quel mezzo efficientato dove tutti troverebbero i possibili, singoli cambiamenti alla propria vita…
E, dalla pandemia alle altre conseguenze, anche di quest’ultima guerra, dei caos intervellati della stessa società, fino ai vari cambiamenti ambientali e industriali che si continueranno a vivere, non possono che evidenziarne l’unico, vero, “governato” efficientamento alla continua, inarrestabile evoluzione della civiltà…
Ogni epoca vede le sue “scelte”(?), ma di certo se non ci annienteremo nelle diseguaglianze, nella sregolatezza innaturale di un “Mercato, Stato e società…” a cui non si è data una struttura governata di fondo, con quel “minimo reddito mensile, universale…”, i solchi iniziati tra i diversi cambiamenti saranno sempre più lunghi e profondi per tutti…
Se nel 1915 si fosse scelto di dare evoluzione alle primordiali auto elettriche, già in giro a quel tempo, forse molto della società avrebbe avuto uno sviluppo ambientale, storie e vite diverse…
E forse oggi staremo già a parlare più di “reciproche”, umane collaborazioni, nella più limpida legalità per un comune sviluppo, che di “lavoro”…

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Abbiamo generato una società con così tante, evidenti e “segrete” (s)torture che le natalità sono andate via via dimezzandosi da quel blocco di mentalità, figlie del dopoguerra…
La società è stata resa così figlia delle problematiche, figlie a loro volta di quello sviluppo incontrollato, dove tutto è stato “segretamente” giustificato da quel mantra non opinabile “fondata sul lavoro”, che è la stessa, intera popolazione, nelle sue mille forme di “sopravvivenza” ad averne assorbito tacitamente il sommarsi delle sue storture, dalla politica all’illegalità con le sempre più aggrovigliate mentalità e conseguenze evidenti…
Un blocco delle natalità così ampio, forse non potrà mai più ripetersi, davanti agli evidenti scenari che, anno dopo anno, riflettono ormai una stessa liturgia dei soli disastri, incidenti, dei morti, delle mille diverse problematiche di vita e l’unico stendardo “fondata sul lavoro” lì in mezzo a tante croci, costi, corruzioni e macerie, come a giustificarne il fine amplificato, purchè si alimenti sempre di più…
Tanto, è tutto “lavoro”(?)…

Del caso Regeni si è parlato molto, anche di come sia stato ucciso con evidenti segni di tortura. Una di quelle vicende internazionali dove ci sarebbero di mezzo anche i servizi segreti egiziani, forse per aver condotto delle ricerche universitarie sul tema dei diritti dei lavoratori in località dove il confine tra Stato e mondo produttivo si confonde e si perde…
Temi mondiali, temi delicati e difficili da affrontare dove le condizioni lavorative sono rimaste ferme, molto più indietro all’orologio del mondo che chiede nuove regole per diritti sempre più da tutelare…
Lancette che in Occidente, in Italia non si dovrebbero mai fermare davanti ad un presente che non riesce più a fare quel passo in avanti, anche per le prospettive delle future generazioni, nel trovare nuovamente un blocco motore nelle più ampie mentalità di sviluppo per tutti…

Avvitati solo su vecchie mentalità politiche, sindacaliste e giornalistiche, sempre divisive per giustificarne e tutelarne lo stipendio meno produttivo nell’appiattita quotidianità da adulti, che anche il cervello non è più connesso agli “spermatozoi del futuro”, schiacciati a loro volta da questo passato “intellettuale”(?), dalla vecchia parola “lavoro”(?) sempre più corrotta e ingombrante che l’ultima idea dei preservativi gratis (dalla Francia) sembrano essere l’unica alternativa sana per permettere di pensare, ubriacarsi e drogarsi meno a chi non gli sono state date alternative migliori, possibilità e “mentalità”(?) nuove al suo futuro… | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳

Perchè la sorgente della vita in Italia, dello “sviluppo” delle persone è stata troppo lungamente contaminata dai tanti fattori che si sono via via sommati nel tempo che, nell’evidenza di oggi, traspare tutto l’incontrollato sperpero di risorse pubbliche dello Stato, continuamente giustificato da quell’unilaterale senso più antico…
Mentalità passate perchè la modernità, il futuro che bussa a tutte le porte, dalle autarchie alle democrazie(?) occidentali, pretende sempre di più una maggiore reciprocità d’intenti per la tutela di tutti…
Anche le continue morti sul lavoro e sulle strade non possono certo prevedere solo pene più severe, ma nuove regole, a monte del “quotidiano” (le idee già ci sono, ma scriverle, senza quel “minimo…” e “collaborazioni…” già in corso, non troverebbero ancora mentalità per capirne il più ampio sviluppo economico migliorativo), dove tutto può vivere già una dimensione, anche sperimentale di futuro…
Solo così avremo mentalità nuove, da capire e a cui far capire, dolorosamente per tutti, che anche far nascere “consapevolmente” una vita già gravemente compromessa e malata, rischia di assorbire (per tutto l’arco della sua vita) personale, più numeroso di quanto già le strutture sanitarie sono carenti nell’assistere la più “libera”(?) quotidianità degli “altri”(?) “incontrollabili e spericolati”(?) occidentali…
Quanto la società è numericamente predisposta, da decenni di denatalità, ad un futuro sempre più vicino di cui ci si lamenta sempre di non averne studiato le conseguenze già in questo quotidiano? Tanti lavori sono sotto organico, la pandemia, la guerra e la transizione energetica stanno solo mostrando cosa aspettarsi da un futuro più ampio del proprio, singolo lavoro e stipendio…
E finchè sono settori che non coinvolgono fasce intere di società, di territorio nelle diverse costanti emergenze, rimarranno sempre problemi da risolvere nell’individualità del proprio singolo contesto, dove non tutti riescono nella loro rispettabile dignità…
Ma quando ci ritroveremo sotto organico in tutti i settori per qualcosa di più ampio delle singole specificità emergenziali, ma con più lavori schiacciati e sprecati solo sul presente informativo, politico e antico, forse ci renderemo conto di quante porte lo “Stato, Mercato e società…” siano rimaste ancora aperte per un futuro diverso da quello che inevitabilmente lasceranno…
Se fossero state di una scelta passata, l’errore sperimentale di una visione a più ampio raggio, ci può anche stare, ma vedere tutto lasciato “passivamente” all’iniziativa quotidiana, sregolata dall’orologio del tempo, se non del proprio stipendio, dovrebbe far riflettre sulle mentalità generate da quel “fondata sul lavoro”…
Tutti meritano di vivere un futuro migliore, ma le nuove mentalità vanno aiutate ed educate ad aprire quell’unica porta sul futuro, contemporaneamente su quel “minimo reddito mensile, universale…” da farne diventare anche un tema culturale evolutivo, senza distinzioni e discriminazioni che non giovano ormai più a nessuno…

Il Qatar, dal deserto, ha creato la sua più dispendiosa modernità. L’Italia, dalle sue ricchezze, dal suo valore da ritrovare può solo creare nuove “mentalità” per il futuro…

Dove si lavora per l’eccellenza, tutto è dato da quello standard professionale più elevato, ma dove i confini si perdono tra “padroni” e sottoposti mal pagati, la parola “collaborazioni…” in Costituzione potrebbe aiutare a rivedere molte vecchie mentalità da “incubo”… | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳

E, se si spalancassero di più gli occhi, si ascoltasse di più il diverso territorio italiano non sarebbe difficile vederne la similitudine tra la “normalità” e una “sfumata” illegalità…
Quale mentalità devono aver avuto coloro che hanno costruito (nei decenni) vani e case abusive(?), con numeri illegali(?) più alti degli stessi abitanti, così da far diventare anche quest’ultima tragedia, ora di Ischia, uno specchio, l’altro lato “segreto”(?) di questo (ancora) antico e poco curato “Paese” pieno di allarmi territoriali?
Quale mentalità devono aver avuto i “bilanci” di una delle squadre più titolate di calcio in Italia, ora davanti ad un’inchiesta che rischia di vederne “forse” dei conti “abusivi”? E se mai venissero accertate determinate, eventuali illegalità, quanti “destini” sono comunque cambiati nel “palmares” delle squadre e vite sportive avversarie?
Quale mentalità devono aver avuto i nuovi politici (legislatura iniziata da soli 2 mesi) che hanno raggruppato tutte le spese di cancelleria dei prossimi cinque anni in un unico bonus, sommato con quello degli strumenti elettronici da aggiornare, così da riceverlo subito nella totalità anticipata del primo anno?
Così mentre si parla della nuova manovra di Governo, l'”abusivismo lavorativo” è così dilagante nella propaganda di ognuno, che anche le ultime notizie dal Parlamento Europeo, riportano casi di corruzione per ex sindacalisti nella promozione di quest’ultimo mondiale in Qatar sul tema diritti e lavoro…
E se la meccanizzazione industriale dei diversi processi dei rifiuti da riciclare, anche nell’eventualità dei termovalorizzatori (semplificazione a temi complessi), appiattiscono, solo apparentemente qualsiasi più articolato pensiero diverso, forse la “semplificazione a temi complessi” è già una “segreta” consapevolezza, anche di più ampio respiro per un turismo spesso in eccesso e personale, anche in questo settore lavorativo stagionale (spesso precario e sotto organico) sottopagato per la totalità di una sicurezza economica nel tempo. E se troppi settori lo sono, ad un futuro che comincia a far intravedere e “pretendere” quel maggior efficientamento, per non far sommare e far saltare un intero circuito organizzativo davanti a possibili nuove emergenze, che gli ultimi anni hanno solo evidenziato non più come periodi particolari, ma come costanti, anche le diseguaglianze vogliono quel maggior efficientamento senza tutte quelle politiche abusive di ogni legge di bilancio di ogni nuovo, vecchio o stanco Governo…
Lo sa bene chi organizza i grandi eventi, nella normalità italiana dei grandi numeri, del turismo dove anche gli stessi concerti sulle spiagge o nella folla oceanica del “Circo Massimo” possono avere sfumature di rischio di ordine ambientale, poco differenziato, di ordine e sicurezza per forze d’intervento, “pronti soccorsi” già sotto organico…
Se poi ci aggiungi le mentalità pericolose di chi ha contribuito ad ampliare i “contratti collettivi nazionali” di specifici settori lavorativi, con sempre meno retribuzioni e diritti, “fondata sul lavoro” sembra sempre più un mantra di un’epoca passata di chi invece contribuisce alla ricchezza di quell’azienda (spesso sempre più distante dai mille subappalti, cooperative al limite della legalità dove si diventa numeri senza più identità…), alla sua e dell’intera Nazione perennemente sotto organico e in emergenza.
Vuoi ancora ingarbugliare le mentalità di questo antico Paese su una mentalità passata senza una vera direzione se non ancora su quel confuso e distorto, anche dalle mille corruzioni, “fondata sul lavoro”?
Tolte le eccellenze che già vivono mentalità produttive, proiettate sempre al futuro, quanti altri esempi ci sarebbero da fare per aiutare tutti a capire l’importanza di quel “minimo…”?
Davanti all’evidenza di questi ultimi anni, di cambiamenti epocali, di nuove regole europee e internazionali, semplificare dovrebbe essere la parola d’ordine…
Certo, se vivi una comunità montana dove tutto è “ristretto” al più facile(?) e identificativo settore ambientale e turistico, invernale ed estivo, per tutta la popolazione che si fonde alla rappresentanza dei suoi territori tra neve e bella stagione (più tutelati e dominanti su coste violentate dall’abusivismo del non avere un Oceano più carico di maree), il resto deve trovare nuovi equilibri in nuove dimensioni territoriali future…
Fino a che punto espandersi se non si troverà personale qualificato in settori (abusivi?) spesso senza già un futuro?

Le povertà, nuove culture possono generare e accentuare cambiamenti ad equilibri già precari nella diverse aree e società territoriali…

I numeri, i dati, i bonus, l’inflazione, la recessione, i turni lavorativi, le dimensioni aziendali, etc. etc. non si soffermeranno mai su un mondo che forse è già cambiato, di cui molto è già in ritardo, ma focalizzano ancora un passato mentre si dovrebbe cominciare a lavorare principalmente sulle “mentalità” del futuro… | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳

Quindi, partendo dall’inizio, sostituendo “fondata sul lavoro” in qualche altra forma che i linguisti troveranno più adatta ai nuovi tempi, anche di “collaborazioni nella legalità”, molto cambierebbe nelle nuove prospettive più allineate al futuro.
Aggiungere anche quel “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti” può solo aiutare ad educare le nuove mentalità raggiungibili ovunque sul territorio nazionale…
Perchè solo da quel “minimo…” che si può costruire tutta una nuova architettura di sistema.
Così, dall’assegnazione di quella carta a tutti (dai 18 anni) si deve necessariamente dare il proprio numero di telefono o quello di un c/c identificativi.
Dopo 5 anni il “minimo reddito mensile…” si rinnova automaticamente con il solo controllo dei dati e quello che seguirà come ipotetica nuova struttura…
Se noi avessimo un canone Rai personalizzato a soli 20 euro (un canale anche basta…) e una tassa rifiuti personalizzata a 20 euro (sottratta da quella della singola abitazione), entrambe all’anno, avremo un vincolo direttamente collegato a quel “minimo…”.
In dettaglio se non si pagassero annualmente quei 40 euro (tramite telefono o tramite c/c) nei 5 anni successivi, al rinnovo, andrebbero detratti solo 3 euro circa al mese per i successivi 5 anni e così a seguire…
Su questo stesso sistema si potrebbero valutare anche la quota associativa al sindacato a soli 20 euro l’anno riducendone i numeri e i contratti collettivi (fuori controllo come le stesse, infinite sigle associative…), naturalmente per vedersi riconosciuto qualche diritto in più davanti ad una modernità che ha dimenticato e perso troppo sul territorio, anche nelle diverse e sperdute agenzie per il “lavoro”/”collaborazioni nella legalità”…
Il “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti” essendo un nuovo modo di concepire ed evolvere la società potrebbe anche prevedere il recupero su tutti, almeno degli oneri di sistema se eventuali multe e tasse andassero fuori dalla scadenza prefissata…
Dopo quei 5 anni se risultasse una multa, la tassa dei rifiuti dell’abitazione (diversa da quella personale) non pagata, o altro da valutare, potrebbe essere detratta mensilmente solo quella quota di “oneri di sistema” per la “pratica”, per non averne un doppio costo e poi un ennesimo condono di cui, chi più chi meno, comunque hanno beneficiato tutti, anche in qualche altra forma o “bonus”…
Su questo ragionamento si potrebbe valutare anche una tassa fissa europea ambientale per ogni turista che si muove territorialmente per più di 3 giorni. Sia in entrata che in uscita.
A regime il “minimo…” dovrebbe prevedere, oltre eventuali minime rivalutazioni negli anni, una somma tra i 200/300 euro mensili. Essendo per tutta, la futura popolazione italiana, va da se che tutto il resto verrebbe annullato (per i figli valutare importi ai diversi genitori/tutori) in questa più ampia semplificazione moderna…
Da questa base solo dopo si possono aprire nuove prospettive contrattuali, assunzioni, stagionalità e tutta una nuova società più integrata e più predisposta allo sviluppo di tutti…
Così il tutto vedrà costi accorpati e ridotti, tutti uguali e una forma nuova di recupero delle spese di sistema, lasciando alla legge di bilancio di ogni anno lavori strutturali, tra cavilli, leggi e rimandi, da rivedere per quell’altra semplificazione alla vita, alle “collaborazioni…” di tutti…

Vedere proteste identiche al passato dovrebbe far riflettere tutti che, senza “nuove” mentalità, nulla cambia…
“Collaborazioni nella legalità” e il “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti” dovrebbero dare una nuova prospettiva anche ai futuri “underdog” più giovani che non vedono altro che un passato, a modello, ormai superato…

Meglio una vacanza estiva o una più lunga permanenza al caldo, da qualche altra parte nel mondo, il prossimo inverno 2023/2024? | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳

Sarebbe per questo, altrettanto importante istituire un mese di ogni primavera alle forze, ai corpi operativi dello Stato, a quelle forze d’intervento di cui il territorio necessita costantemente, sia in forma preventiva che nelle continue emergenze…
Forse anche più dell’ultima proposta del Presidente del Senato, perchè abbraccerebbe comunque più ragazzi a livello informativo, anche per chi un domani interrompesse gli studi per percorsi in cui non crede più o perchè troppo distante da un mondo immaginato più vicino, più collaborativo e facile per sopraggiunte difficoltà…
Dalle scuole ad un intero mese di “pubblicità progresso” nella società (un po come dovrebbe ormai avvenire agli ultimi anni per le superiori per le diverse università da valutare e scegliere…) per ricordarne l’importanza e la continua necessità di avere sempre nuove generazioni che si leghino a queste più nobili carriere per la vita, anche nei cambiamenti dei futuri territori…
E allora con una nuova mentalità, dettata anche da quel “minimo reddito mensile, universale, garantito a tutti…”, si possono cominciare a rivedere i diversi e più importanti punti fondanti della società, come esempio, anche di chi si perde in attività sempre più secondarie all’evidenza della Natura nelle sue più diverse integrazioni territoriali… Continuare ad alimentare lavori passati è come fotocopiare un passato sempre più “sfumato” nelle nuove dinamiche del futuro, che sta già divorando un presente avvitato, senza più prospettive…
Forse solo così si possono cominciare ad inquadrare e risolvere problematiche mai affrontate, impigriti e disorientati, spesso da dibattiti con poche prospettive, da correnti momentanee che conducono solo ad un sempre più ampio distacco della realtà se non del proprio rassicurante stipendio, quando la vita di tanti è spesso più semplificativa, più dei tanti sperperi dello Stato…

Tolte le eccellenze sportive che devono “solo” saper gestire al meglio le carriere e i rapporti privati, sono molti gli sport, le sottocategorie, i ragazzi a cui quel “minimo reddito mensile…” permetterebbe un più equo e giusto supporto a far durare più a lungo e meglio le loro più sane passioni sportive… | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳

Le grandi rivoluzioni partono da un pensiero, ma se non l’hai alimentato, difeso, curato e modernizzato nel tempo, basta un politico, delle parole che ne garantiscono il suo stipendio, un “Nutriscore” (valori nutrizionali semplificati a tipologia di semaforo per alimenti e bevande nelle nuove regole europee) o altro che arriverà(?), ad appiattire e livellare anni di mancate evoluzioni e progressi nelle infinite architetture delle diseguaglianze, dell’ignoranza sempre più a garanzia di stipendi che ne certificano solo il passato, anche di una Natura poco rispettata davanti alla sua unica, irreversibile presenza e dominio ambientale in continuo mutamento…
Forse non potremo permetterci tutti lo stesso attico vista mare, ma possiamo avere tutti la stessa vita evolutiva nel costruire un futuro migliore, anche per chi verrà dopo…
E i temi complessi non ci devono far dimenticare la semplificazione, partendo anche dai giovani, nell’aiutarli a trovare il miglior percorso per la loro e la nostra stessa società del futuro…

Si indottrina la gente più povera con “impositive” mentalità “ambientaliste, per poi vedere chi ha più disponibilità “sfruttare” il doppio dello stesso ambiente…

Solo la Natura evidenzia temi complessi e se non avremo semplificato le società, saremo sempre più una moltitudine di etnie colorate, che si susseguono nei singoli cicli delle generazioni, appiattite continuamente dalle problematiche dei continui “abusivismi propagandistici” politici e giornalistici (stipendiati), con Governi fotocopia che si susseguono, nei diversi usi e costumi del mondo…
Se il progresso, la tecnologia determinerà il futuro, “collaborare nella legalità” è l’unica porta che può aprire il “minimo reddito mensile, universale, garantito e uguale per tutti”…
Prima che gli Oceani si alzino, in questa prima, nuova era Surf:
ascolta il futuro…

Enjoy your life
Keep Surfing

Carlo Azzarone
@Surfer_ksm

Roma 12 Dicembre 2022

ps:
Uno speciale ringraziamento al WSL, a tutte le Agenzie giornalistiche italiane per l’evidente, prezioso contributo fotografico…