Senza “un minimo reddito mensile garantito a tutti”, universale, quanti sono condannati a non avere le basi minime di una nuova modernità, a non sapere “a chi sono figli”(?), che “lavoro”(?) fanno i loro genitori e cosa portano nel piatto delle “loro case”(?) – basi familiari di un’era di profondi cambiamenti energetici, alimentari, tecnologici, digitali, etc. – che divideranno sempre di più le conoscenze e il sapere tra generazioni, appiattite dalla troppa “cultura”(?) dell’inclusività, scusa, ma anche condanna al “vincolo burocratico”, ai “lavori sottopagati” (spesso a tempo e “superati”) di antiche “politiche attive” appartenenti ancora alle mentalità di un’era preistorica, precedente?

Senza “un minimo reddito mensile garantito a tutti”, universale, quanti sono condannati a non avere le basi minime di una nuova modernità, a non sapere “a chi sono figli”(?), che “lavoro”(?) fanno i loro genitori e cosa portano nel piatto delle “loro case”(?) – basi familiari di un’era di profondi cambiamenti energetici, alimentari, tecnologici, digitali, etc. – che divideranno sempre di più le conoscenze e il sapere tra generazioni, appiattite dalla troppa “cultura”(?) dell’inclusività, scusa, ma anche condanna al “vincolo burocratico”, ai “lavori sottopagati” (spesso a tempo e “superati”) di antiche “politiche attive” appartenenti ancora alle mentalità di un’era preistorica, precedente?

da LEGGO.it (link articolo da immagine)