Forse la parola e la definitiva volontà di pace metterà tutti d’accordo, a qualunque punto siano arrivati i combattimenti in Ucraina, dopo più di 100 giorni che evidenziano ancora una guerra che ha più a che fare con il passato che con il futuro Occidente…



Trovare un riflesso nel tempo, negli anni che passano, a qualunque settore si è legati per lavoro e non solo, è importante anche per determinare il livello di “civiltà” che ci accompagna nel singolo percorso a cui la vita ci ha “connesso” di più…
Dopo il Covid, una guerra, ai confini dell’Europa, ma anche al centro di qualsiasi argomentazione, viste le conseguenze alimentari ed energetiche che ne stanno determinando i cambiamenti geopolitici ed economici nel mondo…
In concomitanza con la guerra, quest’ultimo, passato venerdì Santo ho voluto assistere alla via Crucis, come faccio ogni anno se non sono distante dalla mia millenaria città, per vedere anche la Chiesa cosa avrebbe riflesso alla civiltà di questo tempo.
Più di una Messa, più di una preghiera domenicale, l’evento è organizzato in un suo messaggio più ampio, legato ad una realtà che molti politici dovrebbero imparare a studiare per migliorare la società che loro stessi vivono(?), invece di continuare ad aggiungere burocrazia ad altra burocrazia…


Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: “Nuove sanzioni non bastano” | Ucraina, Mosca: “Con armi da Occidente rischio guerra Usa-Russia” | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳
Quest’anno il tema, suddiviso come sempre nelle diverse “soste”, era la famiglia e le relative “croci” che portano nei loro diversi percorsi, scelti o meno…
La storia di una famiglia, mi ha colpito più di altre…
Porto ancora un forte dissenso per una scelta che non ho condiviso…
E qui critico la Chiesa per essersi fermata, quando la civiltà ha bisogno di essere spinta in avanti, nel riflesso degli occhi che vivono lo stesso sviluppo nel cuore…
Non è più questione di croci, evidentemente troppe, ma di esperienze da continuare a ripetere, rivivere solo per “tradizioni” culturali da portare avanti, invece di cominciare a determinare meglio le mentalità e la relativa società del futuro…
La nostra civiltà ha già affrontato “guerre” nel passato…
E quale di quest’ultime Nazioni, “occidentale”(?), impone a tutti gli uomini di rimanere nei suoi confini per fare una guerra che forse molte famiglie non volevano nemmeno?
Dal più antico e remoto Impero di Roma, dove le tracce lasciate ne mostrano anche la “primordiale” e imponente bellezza di una civiltà di cui si studiano e utilizzano ancora le architetture urbane e sociali, alla più recente corrente fredda del nord Europa che ha infettato l’intero nostro continente, di cui, negli anniversari, si sentono ancora tracce di orrori, errori e morti… E il mondo intero rispose in massa ad una pagina che vedeva i primi armamenti più moderni e distruttivi dopo già la prima guerra del 1900…
E dopo decenni siamo ancora qui a ripeterci parole come “denazificare” o a coltivare militari della morte…
Forse se non si continua ad evolvere, nelle dittature come nelle democrazie, si amplificano le contraddizioni governate da quell’ignoranza statica alla presunta libertà, del libero arbitrio di non farlo, di sentirsi sempre dalla parte del giusto, sempre più “passato”…



Non sono solo le nuove regole europee a spingerci in questa “transizione”, ma un qualcosa di superiore che ci imponga questo passaggio al futuro…
Basta lotte interne per garantire quelle vecchie identità politiche, vecchie mentalità arroccate, tra le burocrazie degli Stati, ai loro più elevati stipendi, quando “un minimo reddito mensile garantito a tutti”, garantirebbe molte più dinamicità e progresso nella vita, anche dello stesso lavoro…
Basilare per l’economia anche più dei bonus settoriali che continueranno solo a favorire non immediate e primarie necessità di vita(?)…
Se più di un automobile elettrica si ha bisogno di una nuova tavola e muta da surf per connettersi meglio al pianeta, a quale esperienza “ambientale” ci si deve connettere prima?
E questo potrebbe essere riferito a qualsiasi altro settore/sport più moderno dove le ultime attrezzature hanno anche raggiunto costi più elevati, “inchiodando” i giovani a non evolvere se non nelle loro stesse gabbie democratiche, più arrabbiate e con meno svincoli di “stile”…
In Italia si preferiscono ancora bonus per un settore al posto di altri, si preferiscono guerre, armi al posto di altro, di nuove mentalità…
Se fossimo già andati avanti ai “vecchi conflitti”, alle esperienze già avute, avremmo già portato le “guerre” in una nuova regolamentazione mondiale, superiore, più di slogan nella lingua internazionale dai diversi accenti o di vecchie lettere da simboleggiare agli occhi del mondo occidentale…

Perchè è evidente che le guerre nascono principalmente tra Paesi confinanti, dove la lingua include spesso sfumature passate e future che solo chi le vive ne comprende le diverse tonalità che ne hanno tramandato le divisioni, la storia “diversa” nel tempo…
E, se dividiamo il mondo nei suoi più ampi confini è evidente che Russia e Cina si contrappongono “isolate” nel più ramificato e totalizzante Occidente, territorialmente aiutato dai suoi lunghi legami e sviluppi democratici costruiti nel tempo, anche da una lingua internazionale che si è sempre arricchita e rinnovata, nutrendo gli strati più profondi delle diverse culture. Dalla musica, tra le più giovani e nuove generazioni (nei loro “apprendimenti” iniziali, più liberi e “democratici” dove si formano i primi codici del mondo) fino a crescere all’arte e alla nuova, più contemporanea letteratura “audio”visiva, più o meno pubblicitaria, più o meno propagandistica…
E la modernità ha solo aiutato e amplificato mediaticamente qualsiasi, reciproco evento itinerante di oggi, arricchendone di premiazioni e notorietà il mondo così da assimilarne ed integrarne indirettamente i più ampi e diversi usi e costumi da vivere nei suoi confini allargati, nutriti di cultura e quindi di “sviluppo”…
Per questo, se Russia e Cina vivono processi più chiusi e poco democratici, è l’Occidente più ampio e inclusivo che dovrebbe farsi promotore di nuove regole, anche comunicative per arrivare prima ad anteporre alla più facile e immediata forza militare, qualcosa che ne distolga l’utilizzo iniziale, quel tempo necessario per arrivare a dialoghi più costruttivi, a favore della stessa, reciproca risposta di sviluppo, unico sostegno alle mentalità del futuro, non più solo negli interessi delle singole Nazioni, come ha spesso dato pessima prova di sè l’Europa…



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L’Ucraina è ridotta a un immenso campo minato | Russia e Stati Uniti litigano su chi sta causando la crisi alimentare mondiale | Putin a Benner: “Corridoi da Azovstal ma con resa combattenti” | Putin: “L’export di grano non è un problema” e apre all’uso dei porti occupati | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳
Perchè, se si processano giovani militari di 21 anni, nella loro “ignoranza umana” per crimini di guerra (cultura distorta non troppo lontana da generazioni di ragazzi in molte altre parti del mondo), quanto un nuovo ordine mondiale può determinare nuove, superiori regole di “conoscenza”?
Se il Presidente Zelensky ha fatto una lezione di storia ad ogni singolo Stato ed evento, quanto ci vuole per farlo ai futuri ragazzi “chiusi” nelle loro divise e Nazioni? Perchè se continuiamo a preferire, coltivare l’ignoranza come unico motivo per le diversità, per sentirci migliori nelle nostre “divisive” bandiere, continueremo a vivere le nostre vite, ignari un giorno di scavare anche le nostre stesse fosse direttamente nella burocrazia contaminante, nei territori di una futura, nuova Chernobyl solo per aver creduto di servire una “causa giusta”(?), un’idea politica, figlia di un’appiattimento sociale, poco evolutivo da parte di quell’arcaica politica, più “indietro” di se stessa, sia in Italia che nel mondo…
E quanto inquinamento lascerà l’acciaieria distrutta di Azovstal?
Quali padri e figli manderemo a ricostruirla nel nome del lavoro?
A chi far battere ancora in ginocchio, uno ad uno, i sanpietrini nel futuro(?) di Roma?
E quanti altri esempi ci sarebbero da fare per lavori che non restituiscono più al futuro un presente migliore per la salute della stessa collettività?
Se quella famiglia non ha fermato quella gravidanza sotto consiglio medico, nello sguardo riflesso della stessa civiltà del suo tempo, è come continuare a frenare quella responsabilità, a non riconoscere quell’obbligo morale illuminato che continua a muovere in tutti i settori, migliorarli per la semplice risposta di questa civiltà nel cuore del suo tempo…
Dalle forme più piccole, riflesse nella singola famiglia, a quelle dove lo sviluppo ha permesso miglioramenti collettivi…


Ucraina: Kiev, ai russi che hanno scavato trincee Chernobyl resta un anno vita | Unicef, 20 milioni di bimbi Ocse-Ue hanno alti livelli di piombo nel sangue | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳



La Chiesa dovrebbe accompagnare meglio questo processo, perchè l’ignoranza viene pericolosamente vissuta con convinzione, sia nelle democrazie che nei regimi autoritari, non permettendo di riconoscere il suo diverso e più ampio sviluppo…
Non avere “un minimo reddito mensile garantito a tutti”, con tutto quello che ne consegue dinamicamente anche per le tante famiglie separate, portare avanti una guerra, sono solo l’apice di questo mancato progresso culturale, l’incapacità di non aver dato alternative al tempo che non ha poi trovato una civiltà cresciuta, più consapevole e preparata al cuore e sviluppo dell’altro. E il dibattito politico, gli slogan, la dialettica propagandistica è ormai satura di “burocratiche” contraddizioni su qualsiasi argomento, più avanti alle loro stesse, incatenate antichità…
E i politici sono ormai chiamati solo ad argomentare giornalisti che hanno perso il quadro più ampio del loro tempo…



Un ragazzo di 18 anni spara in una scuola elementare in Texas, 22 morti di cui 19 bambini | Secondo l’Onu siamo vicini a una catastrofe climatica | L’inflazione costa alle famiglie italiane 2.400 euro l’anno | da Agenzie Giornalistiche – KSM link 🌳
Tra G20, G7, Onu, Nato etc. si dovrebbe arrivare prima ad una compattezza per preferire agli slogan dai diversi accenti, alle lettere “Z”, un qualcosa che mostri al Pianeta che prima di qualsiasi guerra, da “quest’altra parte del mondo”, si preferiscono ormai alternative alla distruzione e alla morte…
Il tennis, il nuoto e gli scacchi come prime sfide (2 su 3) per avanzare (tot km) o indietreggiare nei territori di cui si sente di avere un diritto(?) passato da riconoscere…
La risposta militare sarebbe comunque successiva, compatta se non si rispettassero le nuove regole del mondo, preventive negli armamenti solo come supporto all’ottusità di chi ancora vuole vivere il passato che tutti, chi più chi meno, hanno già visto nel dolore delle proprie Nazioni…
Tennis, nuoto e scacchi perchè le abilità senza contatto fisico possono dare alla civiltà un motivo di domanda, quel tempo necessario nel trovare nuove motivazioni di pace, un qualcosa che permetta di superare errori che vanno comunque a cascata sull’intero pianeta di tutti…



Cosa cambierebbe nel tempo migliorativo delle nostre mentalità?
Forse avremo salvato più figli dalla nostra stessa “ignoranza”…
Dedicato a tutte le famiglie e allo sviluppo evolutivo di questo tempo…
Enjoy your life
Keep Surfing
Carlo Azzarone
@Surfer_ksm
Roma 5 Giugno 2022
ps:
Uno speciale ringraziamento al WSL, a tutte le Agenzie giornalistiche italiane per l’evidente, prezioso contributo fotografico…