Roma/Italia – 25 Marzo 2022
Non possiamo certo sapere tutto quello che offrono le fiere, i “supermarket” degli armamenti, ma è evidente che se negli ultimi dieci anni c’è stata un’accelerazione tecnologica per i beni di consumo nella quotidianità delle popolazioni, è altresì evidente che il mercato industriale per la “Difesa” degli Stati sarà andato almeno di pari passo a quello dell’innovazione spaziale, ampliando l’offerta da garantire a domande provenienti da scenari, territori e ambienti molto diversi tra loro, in occidente e non solo…
Se anche la pandemia da Covid-19 è stata considerata una guerra (anche per la gestione territoriale dei vaccini), i disastri naturali che richiedono, sempre più spesso, l’intervento dell’esercito, i più di 3000 km di coste dell’Italia non possono che pretendere un’attenzione maggiore all’evoluzione di una sempre “aggiornata” flotta navale…
Se aggiungiamo i futuri(?) cambiamenti climatici, l’evacuazione urgente di un gran numero di persone (vedi Afghanistan, Ucraina…) o il trasporto alimentare da paracadutare in zone a rischio disastri, una flotta più ampia nel trasporto aereo militare è da considerare non meno secondaria a quella marina…
Tutto il resto è parte della geografia naturale dei territori, strategie, alleanze e forze militari a disposizione delle singole Nazioni, anche in contesti di confini internazionali…
Sapere di ragazzi che possono disporre di tecnologia “avanzata” per il loro progresso militare, non può che lasciare un’evoluzione maggiore anche a chi verrà dopo di loro. Perchè, se avessimo avuto una popolazione con “un minimo reddito mensile garantito a tutti” già da tempo, avremmo avuto anche dei politici con più “evoluzione e progresso economico/culturale”, non solo per loro…
[progresso2%] – Surf Generation KSM
