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Venezia riceve 30 milioni (circa) di visitatori l’anno per ammirarne e viverne la sua evidente bellezza e particolarità.
Qualcuno afferma che il cambiamento climatico aumenterà l’acqua alta con sempre più frequenza. Altri affermano che scavando il canale per consentire il passaggio delle grandi navi da crociera, e non seguendo i processi passati di contenimento e conservazione, si è solo aiutato ad amplificarne le correnti.
Le barriere del Mose risolveranno il più antico dei problemi di Venezia?
E, la stessa esperienza del progetto, ci salverà in futuro dalle solite, ripetitive problematiche (burocrazia, competenze territtoriali, corruzione, costi elevati, tempistica più che decennale, alti costi di futura manutenzione) su scala nazionale?

Dalle più recenti idee di architettura a quelle più antiche, evidenziate dalla storia di Roma, sede anche della storia KSM.
Sì, perchè muoversi tra le antichità della Capitale, tra le sue incredibili opere monumentali non dovrebbe far passare in secondo piano la ramificazione della sua viabilità. Vie che conducevano ovunque nel suo passato Impero (anche per questo in Italia si usa spesso dire “tutte le strade portano a Roma”) come l’imponente e chilometrico acquedotto che riforniva la città di quel tempo…
E solo misurandone le prospettive con la propria, reale presenza fisica può regalare quella consapevolezza di grandiosità, bellezza irraggiungibile virtualmente anche dalla più futura tecnologia, se non da un teletrasporto per anticiparne solo una tappa obbligatoria nella propria vita…


Il tempo passa e dai materiali delle antiche strade, dalla manutenzione della Roma di oggi ai materiali e la manutenzione delle autostrade d’Italia (ponti, viadotti, gallerie, etc.), sempre più interessi di pochi hanno prevaricato sul bene comune della collettività.
E il ponte Morandi (Genova), l’architettura e i materiali di un più recente passato, che già poneva interrogativi ad un futuro demograficamente esploso, anche nella sua mobilità, evidenzia come il futuro apra solo a quel senso comune di responsabilità per la stessa collettività…
Perchè, mettere a confronto il passato e il presente per chi vive evidenti realtà storiche, come nella nostra Nazione, evidenzia (ormai) troppo spesso quanti interessi si sono ereditati, ma anche sommati nel tempo, da quelli locali a quelli umani, privati da amplificarne una sempre maggiore, marcata differenza tra crescita ad una più evidente, contrapposta decrescita per molti.
E come si colma un divario culturale così ampio tra questo presente e quello futuro?
E allora il presente echeggia non in un reale problema, ma in uno sfogo già passato, assopito, non sintetizzato da nessuno, se non perso nell’altruismo che prevarica anche a monte di tutto e tutti, per lasciare a valle tutto quel lavoro precario, quello sottopagato, il volontariato, tutte le donazioni sempre più ramificate e mai raggruppate per risolverne il problema nelle sempre più evidenti architetture economiche dei divari (società legate ancora da un liberismo incontrollato per garantire ancora troppi lavori inutili, superflui, sottopagati nell’omertà del sistema) ad una modernità che amplifica i suoi canoni, pagamenti ai suoi futuri e sempre più ampi servizi, in una valle “rassegnata” a questo stesso passato…
E dall’Italia al Mondo il passo è breve…
Diminuire le “rubriche” potrebbe aiutare a evidenziare meglio dove lavorare per una nuova modernità sociale?






Odio/Razzismo – Criminalità – Tavoli di Lavoro – Incidenti Stradali, potrebbero essere le nuove prime 4 Rubriche informative per catalogare meglio temi prioritari, o presunti tali, della Nazione?
Lo stesso ponte di Genova, dal crollo dello scorso anno ad un’emergenza nazionale, di una tragedia che forse solo l’internazionalità di Renzo Piano ne definirà il futuro ricordo in una nuova bellezza architettonica…
Architetti, ingegneri per il futuro delle città, ma quando vedi che la complessità prevarica sulla semplicità della stessa vita, della Natura, del suo ambiente, c’è da chiedersi se nuove regole architettoniche non devono essere riviste…
E basterebbe insegnare questo nelle scuole, sostituire molti vecchi testi con vicende storiche che continuano a segnare il destino di tutti e non solo di chi ci ferma ad un’architettura passata del sistema, di uno storytelling premiante, ma anche in ritardo di modernità, come a dividerci sempre in contrapposti “interessi”(?), ma nella stessa affollata valle dell’altruismo da non capirne più la differenza tra comportamenti, regole, competenze e merito per una migliore efficienza di sistema a risolverne i tanti problemi sommati nell’evidenza irrisolta…
Troppo “facili” le mance elettorali, i molteplici bonus delle strategie politiche, elemosinare cibo e coperte agli ultimi se non si crea un sistema nuovo a monte di tutte le vite, un reddito minimo incondizionato a tutti (a cui aggiungere la giusta pensione o tutti quegli aiuti rivisti per il miglior funzionamento della vita, essenza dello Stato stesso) senza finire a discutere sempre politicamente di chi lo riceve e chi non, in valli ormai colme di sempre maggiori “povertà”, anche di cultura moderna(?)…
E i partiti politici non si smentiscono nelle loro antichità, dopo averne votata la riduzione ora vogliono un referendum per tornare a 900 parlamentari come a “garantire” una migliore rappresentanza(?), magari futura(?), territoriale…
E un giorno di modernità anticipata è un giorno tolto a questa valle di un passato che ancora incrociamo dal lato sbagliato… Sia essa per le povertà o per “disastri” che bruciano ancora nel cuore, per l’evidente colpa e irresponsabilità umana, figlia dello stesso impoverimento generale…
Le architetture, le traiettorie di Ferreira e Medina fino all’ultima Heat, cima della finale a Pipeline dopo 11 tappe in giro per il Mondo…











Gabriel Medina 2018 – Italo Ferreira 2019
Quali traiettorie per il futuro Campione del 2020 nell’unica vera “architettura” blu, vita del Mondo?
Forse l’età, i tempi che cambiano e amplificano contenuti che si impossessano sempre di più dei nostri spazi, luoghi, tempi divisi tra dirette e abbonamenti, immagini, app, pagine, podcast e suoni che satureranno anche l’aria digitale in un continuo archivio “cloud”.
E storia vuole che la Nuvola dell’EUR (quartiere di Roma) provenga da altri architetti proiettati ad una maggiore leggerezza contemporanea, contrapposta ad un passato più ingombrante, anche di materiali, evidente in tutte quelle Nazioni con più storia di civiltà passata.
Il 5G aprirà nuove porte, nuove architetture?
KSMworld.org verrà rivisto solo tra un anno perchè, dopo aver passato l’ultimo su twitter, averne visto la semplicità, anche di una cronologia che scompare, dopo aver iniziato a dare ad Instagram i suoi stessi contenuti, ho scelto un unico e solo TAG per SurfGenerationKSM.com
E solo nel 2020 verranno svelati i veri nomi delle attuali Rubriche 1, 2, 3 e 4.
Quattro nuove architetture future, “anche” per una nuova “modernità”(?) KSM.
Enjoy your life
Keep Surfing
Carlo Azzarone
@Surfer_ksm
Roma 14 Gennaio 2020
foto copertina: Bansky