Pipeline #11: Un anno dopo…

Il conto alla rovescia, iniziato già il 26 Ottobre (ultimo giorno della finale in Portogallo – penultima tappa del Circuito Mondiale 2019), vede anche quest’anno la ristretta classifica dei primi contendersi il titolo tra le onde di Pipeline: luogo più che leggendario sulla North Shore di Oahu (Hawaii) per i suoi fondali ancora più bassi, più di quanto molti non sanno nel vedere onde sì potenti, ma cave e profonde (per il violento impatto del moto ondoso che urta nel suo movimento circolare su di una tagliente roccia vulcanica) da renderlo tra i luoghi più tubanti e anche più pericolosi al mondo…

Vederne ora le dirette via web, quando un tempo si dovevano aspettare le riviste di settore o, per i più fortunati, quando le date coincidevano con i propri surf trip, cambia anche le mie prospettive, visto che è solo dal 2018 che seguo il WSL, sia per me (come non amare il surf a questi livelli) sia per King Surfer Magazine nella sua continua evoluzione alla più veloce contemporaneità, sempre più difficile da anticipare e prevedere, ma che permette quella continua crescita nel riscoprire nuove dinamiche tra instagram, twitter e via web, ultima e determinante impronta alla popria linea editoriale…

Massive crowd for an exciting Round 2 and Round 3 of the 2018 Billabong Pipe Masters while at Pipeline, Oahu, Hawaii, USA.

E, se i “3 folletti” (da me già chiamati così in un vecchio tweet, ormai superato dall’inesorabile cronologia verticale del social nel 2018) a ruoli invertiti sono di nuovo in cima alla classifica del Tour 2019, un sorprendente e costante Jordy Smith (Sud Africa) ha “sostituito” quello che solo un anno prima era l’altro, unico Top Rider non brasiliano a contendersi il titolo nell’11a, ultima tappa del Mondiale…
Ma più dei primi 4 (Ferreira 1°, Medina 2°, Smith 3°, Toledo 4°), alle loro rispettive concentrazioni e motivazioni per il titolo, ci saranno altri 3 Top Rider che, sulla North Shore, avranno altrettante motivazioni diverse per finire l’anno nella tappa che segna anche l’epilogo dell’intera stagione, in giro tra le onde del Mondo…
Nel nuovo ordine a cui King Surfer Magazine ha iniziato ad appartenere dal 2018, 3 Top Rider che vedono la classifica dei Top 10 come un inizio da cui ripartire già nel 2020 per fare quel “tanto” e, forse, solo quel poco di più.

Kolohe Andino – Photo by Damien Poullenot/WSL via Getty Images

Kolohe Andino, 5a posizione e con il rischio di chiudere l’anno anche fuori dai Top 4. Primo tra gli statunitensi, figlio d'”Arte”, californiano, si accontenterà di vedere cosa succede o proverà a vincere quello che sembra essere il punto forzato per tutti come ultima e più difficile tappa con tutte le pressioni che si porta, tra pericolosità e gloria?

11X World Champion Kelly Slater (USA)

Kelly Slater (11 titoli Mondiali vinti) ha abbracciato così tante generazioni (anche se a me i cereali a colazione non hanno certo fatto lo stesso effetto nel tempo – da un video in b/n di quando tutti eravamo più ragazzi) che anche chi si è avvicinato al surf per un solo giorno, non può non sapere di un Re…
Oggi non posso certo nascondere che ho naturalmente gioito per la vittoria, all’ultima onda del “nostro” Leonardo Fioravanti ad Hossegor in una Heat che li vedeva a confronto, facendomi ricordare anche molto di Slater alla sua stessa età…
Ora 10°, riuscirà a rimanere con quest’ultima gara tra i Top 10, lasciandoci
(anche senza vincere un altro titolo) quel sano gusto della longevità sportiva consegnata nello sforzo, non indifferente, che ha dovuto fare un più giovane Fioravanti nel batterlo lì, con un’ultima onda, nell’unico luogo dove gli Atleti fondono il loro tempo alle energie e al senso stesso di una Natura “spietata”, che non fa distinzioni se non nelle sue stesse onde e “regali”…

World Title contender 2018 Julian Wilson (AUS) – Billabong Pipe Master Pipeline, Oahu, Hawaii, USA.

Se lo scorso anno Julian Wilson si contendeva il titolo fino a quest’ultima gara, come tra i favoriti a vincerlo, cosa farà ora a pochi punti da uscire pure dai Top 10 del 2019?
E nel rivedere, nel mio ordine del 2018, le cose cambiate, dinamiche naturali e umane, circostanze cambiate con questo 2019, dovrebbe solo spingere a fare meglio chi ha tutto perchè la Natura ti ritrovi pronto per quell’anno dove tutto sarà moltiplicato al tuo impegno, restituito. 2020?
Dopo essere stato finalista con lo stesso vincitore del Mondiale, dopo essere stato un intero anno in mezzo ai “3 folletti”, si prenderà questa vittoria, di quest’ultima, più prestigiosa tappa, anche come rivincita (che non ha mancato il connazionale Owen Wright, un anno dopo alle Fiji, in un’identica finale al 2018, ma con
quella pericolosità che non si dimentica, dentro e fuori una gara), in luoghi anche più pericolosi di quanto non si vive in diretta video?

Le contemporaneità muovono nuove dinamiche editoriali, ma voglio credere che la longevità possa ancora regalare cose diverse, almeno per i più giovani a fare sempre meglio…

E di talenti, di campioni ce ne sono ancora tanti (Igarashi 6°, Wright 7°, Flores 8°, Florence 9°, Moniz 12°, Callinan 12°, Carmichael 14°, +…), affamati di senso naturale, tra energie, gloria (anche con se stessi nel solo riflesso del surf) e aggiungo, in tempi diversi, anche fuori da una vittoria…
Dall’ 8 al 20 Dicembre in diretta video a questo link worldsurfleague.com, le onde di Pipeline e tutti loro, Top 4, Top 10 e oltre in un incrocio di vite, nazionalità e talenti…

Stay tuned

Carlo Azzarone
@Surfer_ksm